Cappella Brancacci
Un po' di storia della Cappella Brancacci
Nata come un omaggio alla Vergine del Carmine, la Chiesa di Santa Maria viene costruita nel 1268 come parte di un convento delle suore carmelitane e ampliata nei secoli successivi. Nella seconda metà del Settecento la Chiesa venne quasi completamente distrutta da un incendio, che fortunatamente risparmiò la cosiddetta Cappella Brancacci.
Brancacci erano un'antica famiglia fiorentina e alla fine del XIV secolo acquistarono una cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria del Carmine. Tuttavia, si devono aspettare i primi anni del Quattrocento per assistere all'inizio della decorazione della cappella, affidata alla bottega di Masolino, di cui faceva parte anche il celebre pittore rinascimentale Masaccio. I due si divisero i compiti e iniziarono ad affrescare la cappella con il tema delle Storie di San Pietro.
I lavori, però si dovettero interrompere per l'esilio della famiglia Brancacci, diventata nemica di Cosimo de' Medici. L'espulsione durò fino al 1480, quando il loro nome fu riabilitato e la famiglia ritornò in possesso delle sue proprietà, inclusa la cappella. Continuarono, così, i lavori all'interno di questa, che allora furono affidati a Filippino Lippi, altro grande pittore rinascimentale, allievo del famoso Sandro Botticelli.
Durante il XVI secolo la famiglia Brancacci decadde, ma nessuno volle rilevare la cappella. Dopo alcuni restauri e modifiche, ci fu l'incendio del 1771, che produsse gravi danni su tutta la struttura. La cappella venne, quindi, nuovamente restaurata insieme alla chiesa e solo nel 1780, con la rinuncia da parte della famiglia Brancacci (ormai fuggita in Francia con il nuovo nome De Brancas), venne acquisita dai Riccardi, un'altra antichissima famiglia fiorentina con origini tedesche.
Cosa è oggi la Cappella Brancacci
La Cappella è un museo "in miniatura" che racchiude in uno spazio ridotto alcune delle opere corali più importanti del Rinascimento fiorentino. Vi puoi accedere tramite un'entrata a destra dell'ingresso centrale della chiesa. Da qui, puoi entrare nell'edificio, camminare nella navata unica e poi fermarti sul lato destro del transetto, dove troverai la Cappella in tutta la sua bellezza. Dalla parte opposta, potrai ammirare anche la Cappella Corsini. Sempre dalla stessa entrata a destra si trova il convento carmelitano.
Curiosità sulla Cappella Brancacci
L'incendio del 1771 ha parzialmente danneggiato anche la Cappella Brancacci, ma non fu subito evidente la dimensione del danno. Solo in un secondo momento, infatti, si scoprì che il calore del fuoco aveva saturato i colori degli affreschi rendendoli opachi e "petrosi". Infatti, durante il primo restauro della Cappella, si pensò che quelli fossero i veri colori usati dai tre pittori. Di Masaccio si criticò, quindi, la scelta cromatica, anche se si continuava ad apprezzare il talento plastico, mentre l'opera di Masolino e Filippino Lippi venne considerata mediocre. Tuttavia nel 1932 lo storico dell'arte Ugo Procacci incontrò una parte di affresco nascosto sotto due lastre di marmo dell'altare e in quel caso i colori erano accesi e vivaci. Da questa scoperta si capì che probabilmente anche gli altri affreschi dovevano avere lo stesso cromatismo in origine e quindi si iniziò una profonda opera di restauro che portò alla luce i veri colori della Cappella.
Sai che alcuni dipinti della Cappella sono stati censurati? Durante il governo di Cosimo III de' Medici (1670-1723), famoso per essere un cattolico molto conservatore, le figure di Adamo ed Eva ritratte durante la cacciata dall'Eden vennero coperte con dell'edera dipinta sulle parti raffiguranti i genitali. Questa copertura è stata, però, rimossa durante il restauro del 1990, che ha restituito il dipinto alla sua nudità originale.
Perché visitare la Cappella Brancacci?
La Cappella Brancacci è un'occasione imperdibile per osservare in un solo momento un pezzo di storia della pittura rinascimentale fiorentina. Gli stili di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi si alternano, dando vita ad una linea del tempo artistica che mostra gli sviluppi della pittura nell'arco di quasi un secolo. Unica nel suo genere, la Cappella si apre come un piccolo gioiello nascosto in una chiesa dall'aspetto esteriore molto semplice e rustico, incastonata nell'Oltrarno più profondo, lontana dai fasti e dall'eleganza del centro cittadino e forse, proprio per questo, ancora più preziosa.
Come posso visitare la Cappella Brancacci?
La prenotazione per La Cappella Brancacci è obbligatoria e l'ingresso è prioritario, può essere visitata il venerdì acquistando il biglietto d'ingresso in combinazione con l'Audioguida della città di Firenze. In alternativa, puoi visitarla sabato, domenica e lunedì acquistando un biglietto cumulativo che include la Cappella Brancacci e la Chiesa di Santa Maria del Carmine con un incremento sul prezzo di base. Anche in questo secondo caso, il biglietto è in combinazione con l'Audioguida di Firenze che ti permeterà assorbire al massimo tutto lo splendore del Rinascimento.
Altre attrazioni nella zona
Se vuoi vedere gli altri luoghi religiosi importanti per la città di Firenze, non puoi non visitare il bellissimo Complesso del Duomo e soprattutto la celebre Cupola del Brunelleschi. Altrimenti, puoi visitare la Chiesa di Santa Maria Novella con la sua antica Farmacia, o la Basilica di Santa Croce, un vero pantheon fiorentino.
Se invece ti interessano l'arte e l'architettura civile, non possono mancare le visite a Palazzo Vecchio, Palazzo Pitti, la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell'Accademia, che ospita il famoso David di Michelangelo.
Se invece vuoi vedere nuovi orizzonti, allora puoi uscire dalla città e raggiungere la vicina città di Pisa, conosciuta in tutto il mondo per la caratteristica Torre Pendente. Oppure puoi scegliere una città più medievale come San Gimignano, le cui alte torri accolgono i visitatori oggi come tanti secoli fa.
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Informazioni Utili
Aperto venerdì, sabato e lunedì dalle 10:00 alle 17:00 e domenica dalle 13:00 alle 17:00.
Chiuso martedì, mercoledì e giovedì, Capodanno, Pasqua, 1 Maggio, 15 Agosto, 25 Dicembre.
Piazza del Carmine 14, Firenze
+39 055713655
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